Casa Editrice Salani

LA BIBLIOTECA DEI MIEI RAGAZZI

La BIBLIOTECA DEI MIEI RAGAZZI è la collana più famosa non solo delle edizioni Salani ma anche di tutta la letteratura italiana per ragazzi dei primi anni del Novecento. Ha accompagnato generazioni di fanciulli (e di adulti!) e, al contrario di altre note collane presenti in questo sito, ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Il perchè è presto detto, dando un'occhiata alle altre collane per ragazzi, coeve o precedenti.
La collana Biblioteca Bemporad per i Ragazzi, che conta un centinaio di titoli, è costituita da testi per l'infanzia vagamente antiquati, scritti in prevalenza da pedagogisti (leggi: insegnanti di scuola) risalenti spesso all'Ottocento, transitati dalla primigenia Biblioteca Azzurra.
Se si escludono i capisaldi della letteratura infantile come Le memorie di un pulcino di Ida Baccini o il capolavoro collodiano Le avventure di Pinocchio, e i classici per l'infanzia di Vamba o di Luigi Capuana, i rimanenti sono titoli ormai obsoleti, mai più ristampati, di autori veramente dimenticati. Bemporad cerca di mantenere in vita la collana conferendole sempre nuove vesti, dalle edizioni di lusso con sovracoperta alle edizioni degli Anni Trenta in copertina cartonata e costa bodoniana, illustrata a colori, ma i testi sono sempre gli stessi.
La Scala d'Oro, altra grande collana coeva alla Biblioteca dei Miei Ragazzi, pur di grande successo, consta per la maggioranza di titoli stranieri ridotti e riscritti da un manipolo di autori italiani (sempre pedagogisti!), titoli che, nella versione tradotta integralmente dall'originale, continueranno nel tempo ad essere pubblicati da quasi tutti gli editori, anche ai nostri giorni.
La Biblioteca dei Miei Ragazzi Salani è diversa dalle altre raccolte letterarie per ragazzi perchè introduce in Italia per la prima (e unica) volta una grande quantità di testi francesi, tradotti, a volte purtroppo con franco toscanismo, dalla collana Bibliothèque de Suzette dell'editore francese Gautier&Languereau.
Nel famosissimo saggio "Una settimana con molte domeniche" Antonio Faeti è il primo critico di letteratura per l'infanzia a rendersi conto della diversità di questi testi, che sono, questa sì una novità, divertentissimi. Naturalmente, accanto al folto gruppo dei testi francesi, vi sono anche testi di autori italiani, e sono quasi tutti autori di Regime: e questi sono davvero autori dimenticati.
Chi siano questi dunque autori, e - importante - anche gli illustratori della collana, è una domanda che si sono posti in molti, ma solo Anna Levi nel suo volume Storia della Biblioteca dei Miei Ragazzi ha dato una risposta concreta, frutto di anni di ricerche.
Rimandiamo dunque a questo testo per tutte le informazioni afferenti a questa collana.


Anna Levi,
Storia della Biblioteca
dei Miei Ragazzi

Premio Giuria Viareggio 2012

esaurito
Anna Levi,
Storia della Biblioteca
dei Miei Ragazzi
,
seconda edizione, 2021

disponibile su Amazon


Graficamente la Biblioteca dei Miei Ragazzi introduce un'altra grande novità nel panorama letterario dell'epoca, con l'invenzione delle copertine a tutto campo. Fino a quel momento infatti gli editori si limitavano ad illustrare a colori la sovracoperta, che andava persa immediatamente, o al più il piatto anteriore. La Biblioteca Bemporad per i Ragazzi degli Anni Trenta infatti riporta un bozzetto in tricromia che fa riferimento al testo, e un pinocchietto rosso e blu, sempre uguale per tutti i volumi, in quarta di copertina. Migliore, a nostro giudizio, la copertina dell'altra importante collana Bemporad, Capolavori Stranieri tradotti per la gioventù italiana, che conta poco più di una cinquantina di volumi, e riporta al piatto anteriore un bel disegno di illustratori di grido, oggi molto quotati. La Scala d'Oro riporta un riquadro al piatto anteriore con una vignetta in quadricromia, ma il resto del volume è grigio, il retro di copertina è cannibalizzato dalla scala. Nella Biblioteca dei Miei Ragazzi è dunque questa felice combinazione tra la novità della grafica che attirava l'occhio, e la novità dei testi, finalmente eccitanti, ricchi di avventure che si svolgono in
luoghi paurosi, se pur sempre con il lieto fine, che rende la Biblioteca dei Miei Ragazzi unica e indimenticabile, ed oggi molto ricercata dai collezionisti.

le varie versioni nel tempo di testi e illustrazioni interne
LE VARIAZIONI EDITORIALI

 

UNA CURIOSITA' SUL NUMERO UNO

Anni fa, il team di lavoro sulla Biblioteca dei Miei Ragazzi si dette talmente da fare che riuscì a trovare l'originale inglese del numero uno, Il fanciullo che venne dal mare, e a sviscerarne la storia, per la quale naturalmente rimandiamo al libro di Anna Levi: l'unica fonte di informazione per sapere finalmente chi era mai questo Manfredo Giannini, l'autore di letteratura infantile italiana più dimenticato di tutti. Nel frattempo alcuni volumi si sono trovati: non solo la prima edizione dell'originale A child without a name e la sua versione americana Drifted Ashore, ma anche la traduzione francese Un enfant sans nom, dalla quale si pensa sia stata ricavata la prima traduzione italiana, in seguito rimaneggiata da Giannini.

Evelyn Everett-Green, A Child without a Name, London, The Religious Tract Society,
1887
front e ill. in antiporta di J. Jellicoe

Un enfant sans nom, Toulouse, Société des Livres Religieux, 1892
Sin: cover, dx: l'unica altra illustrazione oltre a quella in antiporta

Un enfant sans nom, d'après l'Anglais par Le Traducteur du Ministère de l'Enfance,
Toulouse, Société des Livres Religieux, 1892, front
Le due illustrazioni (in antiporta e interna) sono di Charles Whymper,
siglate CW ma non viene esplicitato il nome dell'illustratore nel frontespizio: sappiamo che si tratta di Charles Whymper perchè così viene esplicitato nella versione americana, Drifted Ashore, che utilizza per l'antiporta l'immagine del castello ma non ne riporta altre.
Su questo tema rimandiamo anche all'articolo apparso su:





CHARTA n°70 maggio-giugno 2004
IL FANCIULLO CHE VENNE DAL MARE E' INGLESE